Apparecchio anticalcare e battericida in Centro sportivo di Piacenza
Febbraio 2013 – Piacenza
Questo centro sportivo è un complesso costituito da una palestra, spogliatoi, docce e due piscine di diverse dimensioni: una grande, di 520 metri cubi, ed una più piccola. Il complesso utilizza acqua di pozzo, per controllare il calcare utilizza un addolcitore, per l’abbattimento della carica batterica utilizza il cloro.
L’obiettivo principale da raggiungere consisteva nel contenere entro i termini di legge (<0,4 mg/l) la quantità di cloro combinato della piscina più grande per cui, considerate anche le dimensioni del tubo di ricircolo dell’acqua della piscina, si è deciso di installare una unità elettronica per diam.160. Tuttavia, vista la disponibilità e l’apertura della proprietà dell’impianto, si è concordemente definita una serie di prove consistenti in riposizionamenti dell’apparecchio, per vedere cosa si poteva ottenere.
Il giorno 20 febbraio 2013 è stata installata l’unità a 5 ml a valle dei filtri e ad un metro dalle pompe. Prima della messa in funzione dell’apparecchio sono state fatte le seguenti rilevazioni:
- Cloro combinato 0.58 (rilevato dal dosatore automatico del cloro)
- Temperatura acqua di ricircolo 28,6° c.
- PH 7,19
- Durezza 41 gradi francesi
- Conducibilità 872
Dopo una settimana i risultati ottenuti erano i seguenti:
- Dimezzato il quantitativo di flocculante
- Dimezzato il numero dei contro lavaggi
- Visibile aumento della limpidezza dell’acqua
Il 03 marzo il tecnico ha spostato l’unità prima dello scambiatore di calore: in una settimana il risultato è stato l’intasamento dello scambiatore a causa del distacco del materiale (calcare e bio film) formatosi in precedenza sulle pareti dei tubi. Con ciò si dimostrava l’efficacia della tecnologia in funzione anticalcare.
Tuttavia l’obiettivo principale rimaneva la diminuzione del cloro combinato per cui il 14 marzo l’unità veniva riposizionata sul tubo all’uscita della vasca di compensazione, a circa 10 ml dalla pompa di mandata ai filtri.
Dopo una settimana la quantità di cloro immesso veniva diminuita del 20% e dopo un’altra settimana di un ulteriore 10%.
Poiché il quantitativo di cloro immesso è in funzione del cloro libero presente nell’acqua, diventava manifesto che se nell’acqua c’era più cloro questo doveva provenire da altre fonti, ossia dal cloro combinato che veniva scomposto dalla tecnologia impiegata in cloro libero e materiale organico; quest’ultimo veniva flocculato e fermato dai filtri.
L’ultimo riposizionamento è stato fatto riportando alla posizione iniziale l’apparecchio con i seguenti risultati certificati dall’allegato laboratorio di analisi:
- Cloro libero 0,90
- Cloro ammine (cloro combinato) 0,35
La strumentazione di dosaggio in automatico dei prodotti chimici, fornita e tarata dallo stesso fornitore, ha continuato a dare per tutto il tempo dati diversi e non è stato possibile avere un confronto con il fornitore.
I nostri risultati di analisi sono stati confermati da due diversi laboratori di analisi non collegati tra di loro.